Ieri alla Mostra Internazionale del cinema di Venezia è arrivata Sabina Guzzanti con il suo film documentario “Spin Time. Che fatica la Democrazia”, che racconta la storia di una delle occupazioni per la casa più importanti e numerose di Roma. Il film sarà in sala dal 16 settembre.
Un film pieno di spunti di riflessione importanti sull’emergenza casa e su quanto sia difficile, ad ogni livello, far funzionare la democrazia rappresentativa.
Spintime è in un palazzo di Roma, in zona San Giovanni, diciassettemila metri quadri occupati, diventato improvvisamente notizia sulle televisioni di tutto il mondo quando nel 2019 l'Elemosiniere del Papa, il Cardinale Konrad Krajewski, decise arbitrariamente di riattivare la luce alle 180 famiglie rimaste da una settimana al buio. Sabina Guzzanti è partita di lì per il suo film Spin Time – Che fatica la democrazia. I turni di pulizia dei luoghi comuni, le infuocate assemblee degli occupanti, le manifestazioni per il diritto alla casa, il complicato rapporto con il gruppo che organizza gli eventi teatrali, le scuole di musica e danza, le serate di musica elettronica al centro delle polemiche.
Il palazzo è un esperimento sociale, ci vivono 450 persone di 25 diverse nazionalità. Dopo averlo frequentato per parecchio tempo crede che l'esperimento sia riuscito?
"Quando cominci ad indagare sul funzionamento ti accorgi che tante cose non vanno e poi riflettendo ti rendi conto che dappertutto ci sono tante cose che non vanno. La questione non è cercare la perfezione ma trovare un metodo per risolvere i problemi man mano che si presentano nel migliore dei modi possibili. Una cosa che gli occupanti sanno fare è dire ‘ho sbagliato’, una cosa che la nostra politica non ha ancora imparato. Si impara solo sbagliando e fondamentalmente credo che sia un’esperienza di grande vitalità. Nessuno degli abitanti vuole stare là, tutti vorrebbero avere una casa, ma sono convinta che molti di loro se la ricorderanno come un’esperienza gioiosa".
Il Palazzo è diventato celebre dopo che l’elemosiniere del Papa è intervenuto, ma in generale l’attenzione sul tema dell’emergenza abitativa non è alta. Questo film si pone questo obiettivo?
"Quando hanno staccato la luce, l’hanno fatto per cacciarli via e mandarli in mezzo alla strada, quindi quando il Cardinale gliel'ha riattaccata ha impedito che 180 famiglie con bambini, anziani e malati finissero letteralmente per strada. Qualcuno di loro mi ha raccontato l’esperienza di dormire per strada, chi non l’ha provata non può immaginarla, è qualcosa di terribile che non deve accadere. Non capisco come le destre, che si battono tanto per il decoro, possano considerare decorose le persone che avevano trovato una sistemazione e poi vengono costrette a vivere per strada a San Giovanni".
Continua su:
https://www.repubblica.it/