La periferia in un racconto del Premio Strega

Giulia Caminito è una giovane scrittrice originaria di Anguillara Sabazia, sulle rive del lago di Bracciano. Vivere lì, divisa tra una grande città come Roma e la realtà quasi amena del lago, ha significato molto per lei, tanto che tre su tre dei suoi romanzi sono ambientati proprio ad Anguillara. Oggi Giulia è una delle finaliste del Premio Strega, e L’acqua del lago non è mai dolce (questo il titolo del libro) potrebbe diventare preso un film. “Sarebbe bellissimo”, ha dichiarato il 2 luglio all’Adnkronos. “Chissà se ci sarà questa incredibile opportunità, posso solo dire che qualcosa si sta muovendo”. La vittoria dello Strega, invece, è un sogno che lei ritiene un po’ meno realizzabile. In caso succedesse, però, il premio lo dedicherebbe a Ilaria, sua amica di infanzia che ha ispirato il personaggio di Iris. “Ilaria è stata molto importante per me”, sottolinea la scrittrice. “È la prima volta che scrivo di lei, per alcuni è solo un calco della sua persona, però nel romanzo è un personaggio che ha una componente molto luminosa e che riesce a conquistare da subito Gaia, la protagonista. È intelligente, una ragazza giusta, un incontro importante che Gaia rovina con le sue gelosie”. Gaia, nata in un quartiere povero di Roma, si trasferisce con la famiglia ad Anguillara Sabazia, dove anche Giulia è cresciuta. “Sono arrivata in paese che avevo 4 anni – ricorda – non mi sono mai sentita un’estranea. A 13 anni salivo in bici con le amiche e correvamo in piazzetta, poi con il motorino scorrazzavamo per il paese, ho sempre lavorato al lago ma Anguillara ha due modi di chiamare i suoi cittadini (‘anguillarini’ per gli abitanti originari della zona e ‘anguillaresi’, per chi proviene da fuori, n.d.r.), e questa differenza, che ha i suoi pro e contro, l’ho vissuta sulla mia pelle”. Articolo completo su: https://www.ilsussidiario.net/
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