In memoria di Elio Petri, Premio Oscar nel 1971

Petri verrà ricordato dalla Rai attraverso la pubblicazione - da giovedì 10 novembre su Rai Play (www.raiplay.it/programmi/lemanisporche) - della sua unica regia televisiva: Le mani sporche, adattamento dell'omonima opera teatrale (1948) di Jean-Paul Sartre con musiche di Ennio Morricone.

Se ne andava quarant’anni fa, a soli 53 anni, malato di cancro e con un nuovo progetto cinematografico pronto per nascere: un film con Marcello Mastroianni intitolato Chi illumina la grande notte. Elio Petri è stato uno dei più grandi registi italiani e forse il nostro cinema, il suo cinema, lo ha dimenticato troppo in fretta, non tributandogli i dovuti onori.

Ha firmato capolavori assoluti, uno su tutti Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Gran premio speciale della giuria al Festival di Cannes ma soprattutto Oscar come miglior film straniero nel 1971. Di quell’anno è anche La classe operaia va in paradiso, che pochi mesi dopo si aggiudicò la Palma d'oro sulla Croisette.

Originale, caustico e anticonformista, come poi sarà un suo illustre collega, Marco Ferreri. Regista ma anche sceneggiatore e critico, Petri verrà ricordato dalla Rai attraverso la pubblicazione - da giovedì 10 novembre su Rai Play (www.raiplay.it/programmi/lemanisporche) - della sua unica regia televisiva: Le mani sporche, adattamento dell'omonima opera teatrale (1948) di Jean-Paul Sartre con musiche di Ennio Morricone (che aveva composto anche la colonna sonora di IndagineLa classe operaia e altri titoli). Andata in onda in tre puntate dal 14 al 19 novembre 1978, la miniserie rappresentò la prima partecipazione a un progetto per la televisione di Marcello Mastroianni, protagonista dello sceneggiato.
Mastroianni nello sceneggiato "Le mani sporche" (1978)WikipediaMastroianni nello sceneggiato "Le mani sporche" (1978)

La pièce di Sartre, definita “commedia in sette quadri”, è in realtà un teso dramma politico. Aveva suscitato aspre polemiche, all'epoca della sua prima rappresentazione, nella Parigi del dopoguerra: i temi dello stalinismo, del compromesso e della “ragion di partito” avevano attirato sull'autore gli strali dell'ortodossia comunista. Petri, che era stato un convinto comunista, curò un'apposita traduzione dal francese per l’adattamento televisivo. Ebbe così occasione di rivedere alcune delle proprie posizioni di ex militante Pci, sebbene da sempre “eretico”.

Nato nel 1929 in via dei Giubbonari, cuore dell’Urbe, e cresciuto nella periferia di Roma in una famiglia di artigiani, fu da sempre attratto da cinema e politica.
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