Diego Maradona e la periferia

Il centro e la periferia. Il genio calcistico e le debolezze umane. Addio Diego, lasci un vuoto incolmabile. Quella di #Maradona è LA storia di perfieria per eccellenza. Ma c'è un avvenimento che, per quanto marginale nella carriera del Pibe de Oro, racconta più di ogni altro la persona, l'unico Diego...quando giocò sul campo dell'Acerrana per aiutare...

Il centro e la periferia. Il genio calcistico e le debolezze umane. Addio Diego, lasci un vuoto incolmabile. Quella di #Maradona è LA storia di perfieria per eccellenza. Ma c'è un avvenimento che, per quanto marginale nella carriera del Pibe de Oro, racconta più di ogni altro la persona, l'unico Diego...quando giocò sul campo dell'Acerrana per aiutare..."Era il 1984, Pietro Puzone ex centravanti del Napoli, fu contattato da un papà di Acerra, cittadina nei pressi del capoluogo campano. Era un padre disperato che voleva organizzare una partita di beneficenza per raccogliere fondi per il suo bambino malato. Quel bambino, aveva un bisogno urgente di fare un operazione che gli avrebbe salvato la vita, ma la famiglia era povera e non sapevano come fare per pagarla. Cercò di contattare il Napoli calcio, ma Ferlaino non acconsentì alla richiesta. La voce giunse alle orecchie di Maradona, che si ribellò contro il presidente. Diego decise di andare su quel campo infangato di periferia, dimenticato da Dio, e di rischiare anche eventuali infortuni nel bel mezzo del campionato. Pagò la clausola di 12 milioni alla sua assicurazione. Le parole di Maradona furono: "Che si fottessero i Lloyd di Londra! Questa partita si deve giocare per quel bambino". Andó in silenzio a quella partita Diego, senza spettegolare nulla in giro. Andó in mezzo alla sua gente. Perché lui ha sempre avuto un cuore enorme. Perché di D10S ne esiste uno... Ha i capelli lunghi ricci e porta il numero 10 sulle spalle."

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