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“Il cerchio” al cinema il 13 febbraio

Chi sono i bambini di oggi, cosa pensano, e come vedono il mondo adulto? «Per trovare le risposte a queste domande, ho deciso di entrare con la telecamera in una classe appena formata di prima elementare. Con una cadenza regolare, per l’intero ciclo di cinque anni, ho partecipato in classe ai cerchi organizzati dalla maestra»: queste le parole della regista Sophie Chiarello, per descrivere il suo ultimo lavoro Il Cerchio, film documentario prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in collaborazione con Sky Documentaries.


Selezionato tra i 10 documentari per il David di Donatello 2023, già Menzione speciale della Giuria alla XX edizione del festival Alice nella Città e in concorso al Trieste Film Festival 2023 il film è stato realizzato alla scuola “Istituto Comprensivo Daniele Manin”, plesso Di Donato di Roma Municipio 1, con i bambini della sezione B dal 2015 al 2020 e la maestra Francesca Tortora. A Torino sarà proiettato mercoledì 15 febbraio ore 19.00 al Cinema Fratelli Marx (corso Belgio, 53), introduce la proiezione l’autrice e regista Sophie Chiarello.



Perché il cerchio? «Il cerchio, in una prassi ben conosciuta dai pedagoghi, rappresenta uno spazio fisico e mentale nel quale i venti bambini della sezione B si sono seduti in tondo per parlare, ascoltarsi e confrontarsi su temi di ogni genere. – risponde la regista – Volevo che a parlare fossero i bambini, che ci fosse la loro voce, con meno filtri possibili. È qui che l’approccio visivo al film credo trovi la sua peculiarità.

Ho cercato di rendere il “mezzo cinema” il più invisibile possibile, spogliandomi dell’apparato tecnico, riducendolo all’indispensabile e portando l’obiettivo della telecamera all’altezza del loro sguardo. Il tempo che passa e l’impronta che lascia sulle persone e le micro-società mi appassiona da sempre. Lungo i cinque anni di riprese, il film racconta l’esperienza di un vissuto che assomiglia a volte a un’utopia. La classe filmata diventa il ritratto di un Paese che si evolve e la cui identità cambia e si trasforma.» dichiara la regista Sophie Chiarello.

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