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Siamo tutti la periferia di qualcuno


Su Romatoday ottima analisi di Nella Converti che spiega perchè non si dovrebbe parlare di periferie come un blocco monolitico.

Se qualcuno pensa alle periferie come a un blocco monolitico, si sbaglia di grosso. Sembrerebbero all’apparenza un insieme di territori accomunati da più o meno le stesse caratteristiche, gli stessi disservizi, gli stessi colori. Sono invece, soprattutto a Roma, non un preciso segmento, ma una mappa districata e complessa di storie, bisogni, peculiarità.

In questa mappa, ad esempio, Tor Bella Monaca, viene raccontata come il punto più estremo. È un errore, prima politico, poi narrativo. C’è sempre una periferia più periferia di qualcun’altra. C’è un mondo oltre Tor Bella e quel mondo, che paga il casello per raggiungere il centro della città, si chiama ancora Roma. Per quanto a molti faccia fatica ricordarlo.

Non basteranno queste poche righe a spiegare ad esempio come si vive a Giardini di Corcolle. Ma se possono essere utili ad accendere anche un piccolissimo riflettore su un quartiere troppo spesso dimenticato, non saranno state del tutto inutili.

Io a Giardini di Corcolle ci sono stata diverse volte, e come sempre ho incontrato persone straordinarie che fanno un lavoro enorme per il proprio territorio.  Penso a Danilo Proietti, Presidente dell’associazione “Un mondo nel cuore”, penso ai cittadini impegnati nel comitato di quartiere. Alle battaglie che portano avanti, ai muri che incontrano....
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