Senza tetto e nuovi poveri in emergenza freddo e Covid

Una Comunità sempre più attenta alle esigenze dei bisognosi che, nel tempo, sono mutate, anche in considerazione di quel che si verifica. Ad esempio, l’attuale emergenza Covid.
(di di Damiana Cicconetti)

A Roma, soprattutto in questi giorni di freddo, i volontari di Sant’Egidio escono per portare pasti caldi, indumenti e coperte a chi si trova in strada, tentando al contempo di colmare l’isolamento e ricreare legami di affetto e di solidarietà.

Perché quando le strutture sono piene – o, peggio ancora, inesistenti – questo è l’unico modo per assistere e proteggere la vita di chi non possiede nulla e non ricorda neppure il suo nome.

A Roma, pertanto, sono sorte numerose Mense e Caritas che offrono pasti caldi, letti, vestiario ed atro ancora a chiunque ne abbia necessità: senza tetto, bambini di strada, anziani, poveri, malati, finanche carcerati.

Del resto, chi ha fame non ha solo bisogno di un pasto caldo, ma ha fame soprattutto di calore umano, che la società gli nega.

Per questo nella mensa di Via Dandolo gli ospiti sono accolti sempre con il sorriso, oltre ad essere chiamati per nome, visto che, purtroppo, sono costretti ad abituarsi addirittura alla privazione della stessa identità.

E addirittura in questi due ultimi anni, caratterizzati dalla presenza del Covid, in Via Dandolo hanno sempre continuato ad essere serviti pasti caldi, seppur con entrate contingentate.

Anzi, in ogni mensa è sempre stato messo a disposizione dei presenti non solo cibo ma, prima ancora, rispetto e cordialità, seppur in presenza della pandemia.

L’attenzione alla dignità ed alla personalità si è continuata ad esprimere nella cura dell’ambiente e nell’atteggiamento cortese dei volontari che servono a tavola.
Articolo completo su:
https://thedailycases.com/senza-tetto

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