Rome Technopole, il nuovo politecnico romano

“Eccellenti per natura” è il claim del nuovo progetto che punta a convogliare in una fondazione pubblico-privata le specificità accademiche e produttive della regione Lazio.

Un unico polo per i punti di forza del sistema universitario, dunque, nonché l’idea di “incrementare il numero di laureati magistrali nei settori di maggiore prospettiva e interesse strategico regionale”, migliorare il dialogo fra sistema accademico e produttivo, diminuire il ben noto mismatch fra domanda e offerta di lavoro sono solo alcuni fra gli obiettivi del progetto.

Il Rome Technopole sarà un polo transdisciplinare e multitecnologico, proiettato sullo scenario internazionale con al centro le priorità della didattica, la ricerca, il trasferimento tecnologico; i pilastri dell’offerta saranno quelli della transizione energetica e della sostenibilità, della trasformazione digitale, dell’agri-bio farmaceutica e della salute.

L’obiettivo è la partenza dei primi corsi già per l’anno 2022, mentre nel 2023 potrebbero essere attivati i primi percorsi di laurea magistrale e le scuole di dottorato; 800 nuovi ricercatori, 500 nuovi dottorandi e 100 research fellows in cinque anni sono le metriche di successo attese dai proponenti, oltre a 1500 borse di studio e il raddoppio dei laureati magistrali nelle aree interessate dal progetto.

Secondo Unindustria, Regione Lazio e gli atenei promotori, si potrà rafforzare l’offerta culturale di una regione (il Lazio) che vanta il maggior numero di laureati in generale e numeriche interessanti sulle lauree di maggior impatto nella contemporaneità.
Articolo completo su:
https://www.romatoday.it/economia/tecnopolo-roma.html

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