Al via oggi il tour nelle scuole superiori italiane del primo film provocatoriamente ‘vietato ai maggiori’: ‘One Day One Day’, il documentario girato all’interno della baraccopoli di Borgo Mezzanone in Puglia (la più grande d’Italia nel suo genere) diretto dal giovanissimo regista Olmo Parenti (28 anni) e coprodotto dal collettivo A THING BY’ e dalla community di divulgazione Will Media.
Il film (della durata di 78 minuti) racconta un anno di vita di alcuni degli oltre 500mila migranti che vivendo nel nostro Paese clandestinamente finiscono per essere sfruttati nei campi. Chi si accampa nel ghetto della periferia foggiana viene impiegato come bracciante agricolo nelle campagne, per raccogliere il cibo che finisce tutti i giorni sulle nostre tavole. One day one day non è un’inchiesta sul fenomeno del caporalato, ma uno sguardo in soggettiva sui suoi protagonisti, che ha come obiettivo quello di far comprendere le difficoltà che affronta chi rimane invisibile alla nostra società. Dopo aver montato il girato (18 ore al giorno di immagini per un anno circa di lavorazione) il regista si è rivolto alle più svariate realtà di produzione e distribuzione cinematografica presenti in Italia, riscuotendo apprezzamenti per il lavoro svolto ma senza mai ottenere un aiuto concreto. Questo perché? Perché la tematica trattata ci mette in crisi. Riguarda tutti noi, ma pochi sono disposti ad affrontarla perché troppo ‘dolorosa’, spesso inflazionata o perché gli strumenti di lettura si rivelano incompleti e lacunosi.
IL TOUR NELLE SCUOLE, COME PARTECIPARE
La prima tappa è oggi, all’istituto I.T.E. Blaise Pascal di Foggia (non a caso nella provincia dove si trova la baraccopoli raccontata nel documentario) a cui ne seguiranno altre in tutta Italia per tutto il prossimo mese tra cui già confermate: Roma, Trento, Vicenza, Parma, Napoli, Milano e Pordenone. Le scuole interessate a ospitare la proiezione possono scrivere una mail a: scuole@willmedia.it.
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