La scuola popolare di musica Donna Olimpia, nel quartiere di Monteverde, dopo sette anni di instancabile lavoro dovrà dire addio al progetto di orchestra integrata fra musicisti professionisti e pazienti psichiatrici della Asl Rm1. Un percorso che volge tristemente al termine a causa della stringente normativa del codice degli appalti che prevede il principio della rotazione.
IL PROGETTO DI MUSICA INTEGRATA – Il progetto di musica integrata era nato in collaborazione con la Asl Roma 1 e finanziato da Roma Capitale Dipartimento Politiche Sociali Direzione Benessere e Salute. Tra i suoi obiettivi quello di una performance musicale finale in cui musicisti professionisti – tra gli altri strumentisti delle band di De Gregori e dell’Orchestra Piazza Vittorio – educatori, insegnanti e musicoterapeuti potessero esibirsi insieme ai destinatari del servizio costituito da un gruppo di circa venti utenti disabili psichici selezionati e assistiti da un insieme di strutture operanti sul territorio e coordinate dalla Asl Roma 1 Dipartimento disabili adulti. In questi anni il servizio gestito in sinergia con le istituzioni ha sempre svolto le proprie funzioni con soddisfazione dei soggetti coinvolti e delle famiglie dei destinatari, raggiungendo gli obiettivi preposti.
UN PERCORSO IN SALITA – Ogni esperienza ha una fine, ma, fanno sapere dalla Scuola, non è tanto questo di cui si rammaricano. Come ci dice il direttore di Donna Olimpia, Francesco Saverio Galtieri, “lamentiamo la poca chiarezza nel processo decisionale, che fa sì che ci si interroghi sui criteri e, conseguentemente, sulla bontà della decisione”.
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