Mobilità sostenibile, si riparta dalle periferie!

A Roma mezzo milione di persone vive in quartieri senza neanche un metro di piste ciclabili. Si contano oltre 2 milioni di cittadini senza servizi adeguati di mobilità condivisa e c’è una popolazione di 1,7 milioni di cittadini (una vera “città nella città”) che non è ancora adeguatamente servita da bus, tram, treni e metro

È quanto emerge dal nostro report “L’insostenibile mobilità di Roma” nel quale abbiamo esaminato le 155 “zone urbanistiche” della Capitale rispetto a 4 indicatori: trasporto pubblico locale, mobilità dolce, mobilità condivisa e infrastrutture e contesto, evidenziando le criticità del sistema di mobilità di Roma

Anche se le criticità della mobilità romana non sono una novità, lo studio offre gli elementi per capire cosa fare per rendere la mobilità romana più sostenibile per i cittadini e per l’ambiente. 

Le mappe della mobilità di Roma: i risultati dello studio

Per analizzare la qualità della mobilità sostenibile a Roma, abbiamo analizzato 18 variabili, assegnando a ognuna un punteggio e realizzando delle vere e proprie mappe. Il risultato è una classifica generale che evidenza le differenze tra le zone urbanistiche della città.

Quello che emerge dal nostro rapporto è innanzitutto la forte disomogeneità tra centro e periferie: chi vive nei quartieri più centrali gode di servizi di mobilità notevolmente più sostenibili rispetto a chi vive nei quartieri popolosi della periferia, abbandonati dal trasporto pubblico e privati di alternative di mobilità condivisa.

La zona con la migliore mobilità in città risulta l’Esquilino, che è tuttavia ancora lontano dall’essere un quartiere ideale. Nessuna zona di Roma, infatti, ha una mobilità che si può definire “ideale”. Un esempio significativo (in negativo) è quello di Torre Angela, incastonata nel densissimo Municipio V, la più popolosa tra le zone urbanistiche romane, con oltre 87.000 abitanti tagliati completamente fuori da qualsiasi forma di sharing e di mobilità dolce.

Trasporto pubblico

L’Esquilino è in vetta alla classifica del trasporto pubblico locale (TPL), seguito da zone “centrali” come Tuscolano Nord, Nomentano, Aventino, Gianicolense, Prati e XX Settembre.
 Nella top 10 della qualità del trasporto pubblico emergono però anche due zone più periferiche: Centocelle ed EUR. Considerando la classifica generale del TPL, le zone urbanistiche che risultano sopra la media sono soltanto 32 su 155. Agli ultimi posti, si registrano Martignano (vicino al lago di Bracciano), Tor di Valle, Castel Romano, Santa Palomba e S. Maria di Galeria.

L'articolo di Federico Spadini segue su:
https://www.greenpeace.org/italy/storia/14284/la-mobilita-a-roma-non-e-sostenibile-il-futuro-sindaco-riparta-dalle-periferie/

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