La Sarta del Barrio, quando la solidarietà è più forte della crisi

Nella zona Tor De' Schiavi, periferia di Roma, vicino la parrocchia del Santissimo Sacramento, c'è una sartoria-laboratorio gestita da una ragazza cubana. Finanziata con il "Fondo Gesù Divino Lavoratore" voluto dal Papa per i lavoratori in difficoltà a causa della pandemia, è frutto della generosità di un intero quartiere e oggi dà lavoro a due famiglie altrimenti disoccupate. Don Mirilli: "Con poco, siamo riusciti a restituire dignità" Di Salvatore Cernuzio. Per i romani che non risiedono nel quartiere di Tor de’ Schiavi, alla periferia della città, “La Sarta del Barrio”, sartoria - anzi, “atelier e scuola” come recita l’insegna - concepita come una bottega d’altri tempi ma arredata con un gusto tutto moderno, potrebbe sembrare un negozio come tanti. Una vetrina in più in via Olevano Romano, in mezzo a bar, box auto e case popolari. Gli abitanti del quartiere, in gran parte parrocchiani del Santissimo Sacramento, sanno invece che dietro quella vetrina con esposta una camicia da prete in cotone chiaro, c’è una storia tutta da raccontare. Lo sanno perché sono stati loro, con generosità, a costruirla. Una favola moderna Una storia condita da tutti quegli elementi che la rendono quasi una favola moderna: i sacrifici e le soddisfazioni, l’accoglienza e l’integrazione dello straniero, la solidarietà di famiglie con pochi mezzi ma tanto cuore, l’intuito di un parroco che va “a sporcarsi le mani” in mezzo alla sua gente. Il tutto coronato dalla carità del Papa, capace di vincere anche l’ondata di povertà provocata dalla pandemia. Articolo completo su: https://www.vaticannews.va/
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