Delibera 140, il Campidoglio resta in ascolto dei comitati

Ricevute le realtà che chiedono di usare il patrimonio capitolino per sviluppare un "welfare comunitario". Trombetti: "il 18 maggio un'assemblea alla casa della città".
Articolo di Romatoday.

L'intenzione di superare la delibera 140 rappresenta un obiettivo condiviso. Ma il Campidoglio non ha ancora annunciato il modo in cui intende realizzarlo.

In attesa di approntare il nuovo regolamento per la gestione del patrimonio indisponibile di Roma Capitale, il 3 maggio è stata indetta una commissione congiunta a cui hanno preso parte i rappresentanti dei vari coordinamenti. Un’occasione per far conoscere la proposta elaborata da CAIO, già sotto forma di delibera, e per ribadire anche le istanze di Roma in Comune, la rete che mette insieme oltre 70 realtà sociali.

La delibera depositata

La proposta che abbiamo depositato  - ha premesso l’avvocato Giuseppe Libutti, della rete Caio - ha come obiettivo non solo di garantire le realtà che hanno operato finora in immobili di proprietà del Comune ma anche di consentire a nuove realtà, che hanno un`importante funzione sociale, di alzare la serranda a prescindere dalla forma associativa che assumono”. Quindi spazio anche alle piccole realtà, ai comitati di quartiere, alle associazioni di respiro locale che però possono garantire un servizio d’impronta sociale al territorio. Con regole precise, con assegnazioni che prevedono report annuali e controlli da parte dell’amministrazione. In un’ottica ispirata al “principio di sussidiarietà” per consentire anche all’amministrazione di svolgere una funzione sociale “anche attraverso l’iniziativa dei cittadini, senza doversi perdere in bandi ed in una burocrazia troppo trasparente”. 

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