Attacco hacker blocca le prenotazioni dei vaccini

Arriva dall'estero il violento attacco hacker che è in corso da almeno 24 ore e ha preso di mira il Ced della Regione Lazio che ha disattivato anche quelli del portale Salute Lazio e della rete vaccinale. È il primo tassello degli accertamenti che la polizia postale sta svolgendo in coordinamento con la Procura di Roma. Non è stata ancora circoscritta l'area geografica da cui sono partiti i malware che hanno infettato i server regionali. Non è confermata la notizia di una richiesta di riscatto in bitcoin. L'attacco hacker al Centro elaborazione dati del Lazio, avvenuto ieri mattina, ha costretto al blocco delle prenotazioni per le vaccinazioni anti Covid e al rallentamento delle somministrazioni del vaccino. Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha chiesto informazioni al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Accade la prima domenica d'agosto, mentre si tocca il 70% della popolazione adulta vaccinata. L'allarme scatta al mattino, tutti i siti di riferimento - Regione Lazio, Lazio Salute, prenota vaccini - risultano inaccessibili: a essere colpiti sono i sistemi informatici di LazioCrea, probabilmente da un ransomware, un tipo di malware che normalmente blocca l'accesso a portali Internet chiedendo un riscatto in cambio del ripristino. "Abbiamo segnalato alle autorità l'attacco e ringrazio tutti i dipendenti che da questa notte sono al lavoro per difendere la centrale e per tornare alla normalità", assicura il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Scattano immediatamente le indagini della polizia postale, che nelle prossime ore porteranno all'apertura di un fascicolo in Procura per capire perché e chi ha messo sotto scacco il sistema regionale. Le prenotazioni sono state necessariamente sospese, mentre "le operazioni di somministrazione, che stanno regolarmente procedendo, potrebbero subire dei rallentamenti, poiché dovranno essere gestito manualmente l'inserimento dei dati", avvisava ieri mattina l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato che poi ieri pomeriggio ha confermato che "sono in corso tutte le attività di verifica tecnica per ripristinare l'operatività dei sistemi in totale sicurezza". Articolo completo su: https://www.avvenire.it/
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