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A Roma Est: nel cuore del teatro indipendente

Un racconto dalla periferia Est di Roma, tra Fortezza Est e altri luoghi come Accademia Popolare Antimafia e Teatro Quarticciolo. Con recensioni e sguardi su Amleto e suo fratello Claudio di Gabriele Linari e Togliatti Mon Amour di Carlotta Piraino
Fortezza Est, Bookshop. Foto TeC

Delle borgate amate da Pasolini, di quella Roma Est che una volta era «una Shangai di orticelli, strade, reti metalliche, villaggetti di tuguri, spiazzi, cantieri, gruppi di palazzoni, marane» oggi, di quel pezzo di città dei Ragazzi di vita, spesso, si parla cominciando dai suoi stereotipi, come quelli legati al degrado e alla micro-criminalità; oppure, di contro, è il racconto della gentrificazione a riempire il dibattito: hanno aperto una nuova osteria a Torpignattara… sei stato in quel locale storico al Pigneto? Hai mai mangiato in quel posto all’Appio Latino dove fanno solo carne di maiale allevato allo stato brado? Quello è er mejo gelato de Roma, usa solo ingredienti de stagione, li vedi i colori dell’autunno? In un’epoca in cui la cultura enogastronomica ha praticamente occupato la maggior parte dello spazio mainstream dedicato alle attività serali, il quadrante Est ha visto nei decenni una serie di luoghi dedicati allo spettacolo dal vivo indipendente ed emergente affermarsi, diventare talvolta veri e propri poli creativi (dal Kollatino Undergroud al Cinema Palazzo) poi abbandonati o chiusi da amministrazioni incapaci di valorizzare le idee e le comunità. Intanto nel post pandemia che vede anche la crisi dei cinema, cominciata però anni prima dell’arrivo del virus (si veda la triste ed esemplare fine del cinema Maestoso proprio in questo pezzo di città, anche se molto più centrale), altri luoghi della cultura non solo non arretrano, ma rilanciano progettualità sul territorio; nello specifico teatrale abbiamo di recente parlato dell’incisività del lavoro del Teatro Biblioteca Quarticciolo; simile per complessità territoriale è il ruolo di Fortezza Est, ma il progetto di Eleonora Turco e Alessandro di Somma agisce totalmente in ambito privato: per rintracciare il percorso di questo nuovo spazio bisogna fare prima un salto in via Carlo della Rocca 6, quel sotto scala che ospitava (e lo fa ancora  il Teatro Studio Uno, piccolo e operoso avamposto della creatività teatrale emergente nel cuore di Torpignattara).

Articolo di By Andrea Pocosgnich.
Continua su: https://www.teatroecritica.net/

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