Sulla carta si tratta di un tentativo di affrontare la crisi abitativa con cui da anni ormai la capitale fa i conti, senza trovare una soluzione. Tuttavia, “Santa Palomba città dinamica” sembra ignorare il contesto di abbandono e isolamento che c’è in quell’area. Secondo i comitati e i sindaci dei comuni vicini “non si tratta tanto di un progetto di rigenerazione urbana, quanto di nuova edificazione”. Una nuova periferia, con i problemi di molte delle periferie storiche di Roma. Ricordiamo che tutta l’area del Vulcano laziale è sotto tutela (D.G.R. LAZIO N. 445 DEL 16 GIUGNO 2009) per la grave situazione delle falde idriche, oltre il 110% del limite. Rappresentanti di cittadini, comitati civici e associazioni ambientaliste saranno presenti stamane sotto il Campidoglio (nel pieno rispetto delle norme anti Covid) per chiedere agli amministratori del Comune di Roma di fermarsi e ripensare questo pericoloso progetto.
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