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Siti industriali dismessi a Roma

Interessante lo studio realizzato da Cer e Eures sui siti industriali dismessi a Roma, il 55,4% sono pubbliche concentrate nei Municipi I (43 siti), VIII (19 siti), VII e III. Il lavoro di ricerca condotto attraverso la consultazione delle mappe dell’indagine istruttoria di Roma Capitale ha consentito di individuare 195 siti, edifici e/o complessi di edifici non utilizzati e localizzati nel territorio (quindi non esclusivamente ex complessi industriali). E’ quanto emerge nella ricerca “Sostegno alla competitività del territorio attraverso il recupero e la valorizzazione dei siti industriali dismessi nella provincia di Roma”, realizzata da Cer e Eures.

La ricerca presentata ieri a Roma

In oltre la metà dei casi (55,4%) – evidenzia lo studio – si tratta di strutture pubbliche. Caratteristica che dovrebbe favorire le eventuali azioni di recupero. Le strutture di proprietà privata, costituite da abitazioni e complessi residenziali, ex fabbriche, casali abbandonati, sono invece 87 e rappresentano il 44,6% del totale.

I dati non includono almeno 15 strutture militari dismesse

I dati non includono, peraltro, almeno 15 strutture militari dismesse o sottoutilizzate e 3 tenute agricole in abbandono. Quasi la metà delle 195 strutture abbandonate si concentra nei Municipi I (43 siti), VIII (19 siti), VII e III (entrambi con 18 siti). Ciò evidenzia come, nella Capitale, il fenomeno coinvolga in misura più significativa le aree centrali della città. Anche le informazioni desunte dai finanziamenti erogati dal Mise a imprese che secondo le visure camerali risultano non più attive consentono di realizzare una fotografia della presenza di siti produttivi dismessi nell’area metropolitana di Roma. In questo caso, sono state individuate 268 strutture “non più in attività” (545 considerando invece le unità locali). Di queste, 156 cessate, 97 con procedura fallimentare in corso e 15 “non attive”.

Ben 43 sono nel centro di Roma

A livello territoriale, sono 86 le imprese “beneficiarie e non più in attività” localizzate nel Comune di Roma (185 le unità locali). Elevato anche il valore di Pomezia (73 imprese e 124 unità locali), seguita da Ariccia (25 imprese) e da Albano Laziale (14 imprese). L’analisi relativa ai settori di attività mostra come il 59,3% delle imprese “dismesse” operi nel comparto manifatturiero (167 unità in termini assoluti). In particolare nell’industria della stampa (22 imprese), nel comparto metallurgico, nell’industria del legno e della carta (entrambi con 21 unità) e in quello informatico, elettrico ed elettronico (20 unità). Mentre circa 1 su 3 appartiene ai servizi (80 imprese, di cui 28 del commercio).
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