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Quarticciolo: la cultura tra Emme e “merda”

“La resilienza della luce” del Progetto EMME EMME EMME è nato dall’azione collettiva di un gruppo di professionisti del mondo dell’arte visiva, per mantenere alta l'attenzione sull'impatto che la chiusura del mondo dello spettacolo continua ad avere sul nostro paese. L’idea del video e la scelta di avere come protagonista l’elemento “luce”, nascono dalla necessità – da parte dei tecnici dello spettacolo – di comunicare l'emergenza di questo momento tramite il proprio lavoro. L’obiettivo è, infatti, quello di far riflettere su ciò che comporterebbe la perdita delle professionalità e delle competenze legate al mondo degli eventi e dell'intrattenimento. L'assenza, quindi, di tutte le persone che con il loro mestiere portano avanti un settore fondamentale per il nostro paese: la cultura. “Merda! Merda! Merda!” è un'espressione scaramantica molto usata nel mondo del Teatro, poiché è stato sempre ritenuto malaugurante dire "buona fortuna" agli attori prima di salire sul palco. Una tradizione che oltre ad essere di buon auspicio per la riuscita di uno show, sembra particolarmente indicata per questo periodo di difficoltà per tutti i lavoratori dello spettacolo. Da qui il nome: "Progetto EMME EMME EMME". Il gruppo è formato da professionisti nel campo degli eventi, della televisione e dello spettacolo, dalle competenze eterogenee: stage e light design, videomapping, motion graphic, sound design, live performance, fotografia e realizzazione video. Tra i membri del team: Edoardo Olivetto, ideatore del progetto, vj e art director; Andrea Rocca, motion graphic designer e tecnico di messa in onda; Stefano Sbrulli, fotografo e videomaker; Elisa Antonacci, videomaker e graphic designer; Carlo Covelli, sound designer e producer; Soraya Gomaa, performer e danzatrice in formazione; Claudia Boca, pr&media relations. Il video è stato realizzato presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma.
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