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Il mondo è di tutti tutti ma proprio tutto, tutti, tutte

Dalla pagina  Fb dei Tetrabondi una bella riflessione che ci piace condividere qui:

Mi piace perché quando succedono queste cose io mi giro immediatamente a guardare la mia mamma.
Ci son luoghi che non si preoccupano di mettere rampe tra una sala e un’altra, che credono basti un’accessibilità a macchia di leopardo: un pezzo di museo lo vedi, l’altro no, non ti è concesso.
Non ti è concesso attraversarlo, non ti è concesso nulla che ti permetta di avere delle informazioni, che ti permetta di approfondire, e si ha anche la sensazione di dover ringraziare per esserci, per faticare il triplo di chiunque (e fallire) per avere accesso alle stesse cose, alla stessa documentazione, alla stessa quantità di bellezza da scoprire.
“Parlate con voce troppo alta”, detto a un nucleo familiare che quando si muove ha con sé una sedia a rotelle, un’aspiratore se non due, un borsone di alimenti e sonde, due visibilissime protesi acustiche e molto altro.
Però bisogna sempre trovate il tempo di dare spiegazioni:
Spiegare che un bambino disabile ha diritto ad un biglietto gratuito per il suo accompagnatore visto che ogni volta, OGNI VOLTA, ci viene negato perché “ma tanto è un bambino, non paga”; spiegare che il tono di voce è più alto se si comunica con un sordo se manca un interprete LIS, o un banale QrCode che possa rimandare ad una didascalia segnata; spiegare che no, non voglio che la sedia a rotelle sia sollevata da sconosciuti con me sopra; spiegare tante tante tante di quelle cose che dovremmo aprirlo noi il museo della decenza, dell’inclusione, del rispetto di chiunque.
Sì siamo rumorosi, siamo ingombranti, siamo a volte fastidiosi.
Sì, ci incontrerete nei musei e nei cinema, ci incontrerete per le strade e negli stadi, nei teatri e nei negozi: è ora che ve ne facciate una ragione.
Il mondo è di tutti tutti ma proprio tutto tutti tutte,
quindi scusateci, se ogni tanto la nostra voce vi infastidisce!
Magari sarà il modo per insegnarvi ad ascoltarci,
ad ascoltare ognuno.
Ognuno a modo suo.
 
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