Di chi è la ricerca scientifica?

(di Laura Greco per Comune-Info) Non ci sono molti dubbi sul fatto che, da quando imperversa la pandemia, di scienza si parli troppo e, soprattutto, male. Da una parte chi ascolta distrattamente le affermazioni di un qualche virologo per poi ripeterle fuori contesto o a sproposito ma “in nome della scienza”; dall’altra chi guarda alla ricerca scientifica come a un’ideologia o una religione da cui trarre non domande ma dogmi. Di tutt’altra natura sono i progetti e le azioni che tendono invece a democratizzare la scienza, non isolandola nei mausolei o nelle accademie ma avvicinandola ai cittadini, in particolare quelli interessati a partecipare alle attività di ricerca che la riguardano. In questo articolo si racconta così proprio del lavoro formativo sulla scienza dei (e per i) cittadini, promosso dall’associazione A Sud e dal Centro di documentazione sui conflitti ambientali, per costruire strumenti e iniziative che mirano alla costruzione di coscienza comunitaria, a partire dai gruppi impegnati a contrastare criticità ambientali e loro conseguenze sanitarie, economiche e sociali sui territori. Quattro interessanti progetti – dalla costruzione di comunità nella Terra dei Fuochi alla qualità dell’aria a Colleferro, dall’esperienza pilota di monitoraggio sul Tevere (che mette al lavoro insieme diversi comitati romani ed è sostenuta dal Programma periferiacapitale della Fondazione Charlemagne), fino a Walk Up Aniene, che vuole sistematizzare proposte dal basso per la gestione della riserva naturale – mostrano il profilo di un’idea precisa della ricerca scientifica quando si apre alla partecipazione, quella dell’azione che nasce per recuperare e restituire i saperi al bene comune e per rendere giustizia all’ambiente Articolo completo su: https://comune-info.net/
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