La fantasia del grande autore per ragazzi, Gianni Rodari, del quale ricorrono quest’anno i cento anni dalla nascita, e una mostra per non dimenticare le storie del territorio. Come quelle di Corviale, il quartiere celebre per il “Serpentone” edilizio progettato quasi mezzo secolo fa, e intorno al quale il processo di “rammendo”, utilizzando una espressione molto cara all’architetto Renzo Piano, è iniziato già da un po’ di tempo. Eccoli, due degli eventi speciali all’interno della nona edizione di Corviale UrbanLab, il festival multidisciplinare, ideato da Alessio Conti e diretto da Giuseppe Casa, in programma in questo ultimo weekend di settembre e il 3e 4 ottobre prossimi alla Cavea e alla galleria il Mitreo di Corviale.
Quel chilometro di abitazioni con spazi collettivi, meta finale del progetto del T-Studio, diretto dall’architetta Guendalina Salimei, regalerà una nuova identità al terzo, quarto e quinto piano del celebre “Serpentone”, di fatto trasformando quei quartieri dormitorio in ambienti di condivisione, e in una visione contemporanea all’insegna della sostenibilità.
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