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A che punto è il Kilometro Verde di Corviale a Roma?

Impegnato su diversi fronti, con una quindicina di grandi cantieri in corso e con numerosi concorsi vinti di recente, T-Studio – studio di architettura romano fondato nel 1992 da Guendalina Salimei, Giancarlo Fantilli, Roberto Grio, Mariaugusta Mainiero, Giovanni Pogliani e Renato Quadarella – riunisce un team multidisciplinare costituito da architetti, ingegneri, esperti di economia e tecnici. In questo momento, tra gli altri interventi, è impegnato a Roma, sua città natale, con nel complesso del Corviale – anche soprannominato “Il Serpentone”, dato che è lungo un chilometro – in progetto di riqualificazione imponente in cui differenti complessità si sommano. C’è la difficoltà burocratica, quella cantieristica e quella umana, delicatissima, che riguarda i residenti che questa “stecca” la abitano. E gli equilibri che si sono creati negli anni fra i residenti. “Sono loro in assoluto i primi a cui era importante dare ascolto e spazio – racconta Salimei, raggiunta da Artribune – affinché non si sentissero attaccati nel loro stesso territorio, e non sentissero imposte scelte – ben oltre l’estetica – che, se non perfettamente capite e accettate, potevano apparire non condivise”.

VERSO IL COMPLETAMENTO DEL PIANO LIBERO “VERDE”

Il progetto originario, redatto all’inizio degli anni Settanta da un team coordinato da Mario Fiorentino, destinava il piano libero del complesso alla localizzazione di servizi d’interesse comune che non vennero però mai realizzati: ben presto il piano venne occupato abusivamente. Riqualificarlo, oggi, ha significato ricercare nuove forme innovative e condivise dell’abitare, a partire da un fortissimo senso della “vicinidad” che rappresenta una novità tipologica di auto-organizzazione, che si è inteso recuperare come elemento positivo per il nuovo intervento. L’idea è mantenere il “piano libero” come elemento d’interruzione nella facciata e di rottura nella linearità dello stesso, come voluto dall’architetto Fiorentino. Anzi, questa riconoscibilità del segno orizzontale che da sempre caratterizza il quarto piano, continua a essere riletta anche in seguito a questo intervento, seppur attraverso diversi mezzi espressivi. Ecco che il piano oltre che libero, adesso, diventa anche color verde: “Quello che stiamo completando adesso – continua Salimei – è l’intervento di ricucitura dei due blocchi orizzontali, realizzati in differenti tipologie: la parte di sotto è una linea, la parte sopra a ballatoio. In mezzo, questo piano spartiacque, come un taglio, un vuoto che crea un’ombra marcata nel volume. Il nostro intento era ricreare una sorta di giardino pensile astratto, attraverso l’uso del colore – il verde in diverse sfumature – e di alcune griglie metalliche dalle forme organiche, non solo a scopo decorativo ma per aumentare il benessere all’interno degli alloggi, schermandoli dalle radiazioni solari nei mesi estivi e creando uno spazio filtro nei mesi invernali”.

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